ISRAELE - LA STORIA
UNA BREVE RIFLESSIONE
Ho letto in un articolo sul sito ComeDonChisciotte [1] che “l’intera nozione di 'Israele' e della sua storia è finzione letteraria” [2].
La cosa non mi meraviglia
troppo, negli anni di liceo non ho mai sentito, nelle lezioni di
storia antica, parlare di Israele ma solo di Giudea (io comunque non mi trovo d'accordo su quanto espresso dagli studiosi di cui alla nota [2], credo che il regno di Israele e il re Salomone siano esistiti. Ma Israele era un regno minore, di cui gli storici antichi non hanno mai parlato).
MAPPA REGNI SENZA ISRAELE (da Etsy)
Paradossalmente credo che la grande risonanza data a Israele sia merito dei Vangeli cristiani.
Quando Pilato chiese a Gesù se era il re dei giudei, egli rispose affermativamente, per poi precisare che il suo regno non era di questo mondo.
Come re dei giudei e messia doveva naturalmente parlare sempre di Israele, per la salvezza del quale era venuto in questo mondo.
Da molti passaggi dei Vangeli egli sembra affermare di non essere venuto per i gentili, ma per la casa di Israele.
Come sia andata tutti lo sanno, Gesù è stato riconosciuto Messia in tutto il mondo ma non in Israele.
Ma se uno osserva l’impianto del moderno Israele dovrà ammettere che sono più le leggi cristiane adottate che quelle giudaiche.
Il matrimonio è diventato monogamico, la lapidazione è stata abolita, la donna è stata affrancata da ogni limitazione giuridica, e c'è tolleranza per gli omosessuali.
Credo che nel subconscio Israele soffra di questa contraddizione tra un cristianesimo rifiutato ma incombente e un giudaismo che si è estremizzato, contraddizione che lo porta a comportarsi in modo totalmente irrazionale, mettendo così a rischio la sua stessa esistenza.
P.S.
Aggiungo la mia interpretazione del fatto che Gesù non fu accettato dai giudei: egli era “figlio del falegname”, e verosimilmente falegname egli stesso (il telo sindonico ha rilevato la muscolatura della spalla destra più sviluppata, tipica dei falegnami).
Condizione evidentemente troppo modesta per una società allora e oggi carica di pregiudizi.
Giancarlo Soravia
31 gennaio 2024
NOTE
[1] https://comedonchisciotte.org/shoah-al-centro-del-genocidio-di-gaza/
(Il "TizianoS" che ha postato nell'articolo questo identico commento è lo scrivente stesso sotto pseudonimo)
[2] “L’intera nozione di Israele e della sua storia è finzione letteraria” dice il professor Thomas Thompson nel suo libro “Il passato mitico: archeologia biblica e mito di Israele”. Il glorioso regno di Davide e Salomone, la terra promessa che si estende dall’Eufrate al Nilo che i sionisti affermano di voler ricreare, è una totale invenzione. Salomone e il suo regno non sono mai esistiti e Gerusalemme non è mai stata la capitale di Israele. L’archeologia moderna ha completamente demolito questi miti. (Laurent Guyénot - "Saggi sul potere ebraico”)